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“Se sarà complicato emendare il dl Fondone, dobbiamo dedurre che il governo voglia fare a meno del Parlamento nella conversione del decreto legge inerente il fondo complementare al PNRR. Quel che è emerso oggi in Commissione Bilancio nelle parole del viceministro Castelli è di una gravità senza precedenti. Il viceministro ha affermato che sarà difficile intervenire sulla modifica dei progetti che rientrano nel fondo complementare del PNRR. In pratica al Senato e alla Commissione Bilancio sarà impossibile modificare un decreto legge, il che rende inutile presentare emendamenti, prerogativa dei parlamentari. Già tutta la procedura con la quale è stato approvato il PNRR è stata assolutamente svilente nei confronti delle Camere, le quali hanno lavorato sulla bozza predisposta dal governo Conte per poi vedersi recapitare in aula in tutta fretta il progetto definitivo del governo Draghi, precedentemente concordato con l’Unione Europea. A questo oggi si aggiunge l’affronto arrivato dal viceministro dell’Economia che in audizione ha sostanzialmente detto che il governo avrebbe difficoltà a dare parere favorevoli agli emendamenti. In pratica dobbiamo prendere il decreto legge così com’è. Fratelli d’Italia auspica che dal presidente della Commissione Pesco e dalla presidente del Senato Casellati possa arrivare un richiamo nei confronti dell’esecutivo. Le Commissioni e le Aule parlamentari vanno messe nelle condizioni di lavorare e di dare il loro contributo, e questo il governo lo sta di fatto impedendo, cosa che in un ordinamento democratico non è ammissibile”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, capogruppo nella Commissione Bilancio.

 
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