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“Con il riconoscimento di Geoparco Mondiale dell’Unesco, si apre una nuova sfida tutta da percorrere per il parco nazionale della Maiella: trasmettere una diversa percezione del nostro territorio. E’ un luogo, infatti, non solo naturalisticamente bello e ricco di monumenti ma in cui c’è una persistenza di caratteri tali da aver risposto alla filosofia dell’Unesco che, non a caso, si esprime solo quando c’è una complessità che funziona”. Così, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa, a margine della conferenza stampa odierna presieduta dai presidenti dell’Ente Parco, Lucio Zazzara, della Giunta regionale, Marco Marsilio e del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e a cui hanno preso parte, oltre al consigliere Testa, gli assessori regionali Daniele D’Amario e Nicola Campitelli ed i Sindaci di Pescara e Bolognano, Carlo Masci e Guido Di Bartolomeo. “L’attestazione di Geoparco cambierà l’accesso alla Maiella – continua Testa –  perché si è acceso un faro a livello mondiale. Non solo si può crescere culturalmente ma ne godranno le economie di tutti coloro che svolgono attività legate al turismo ambientale e non solo: penso alle produzioni,  ai trasporti, alle attività ricettive di vario tipo, alle guide, agli operatori turistici ed  anche immobiliari. I dati ci raccontano, infatti, che nel giro di 3 o 4 anni i Geoparchi hanno fatto registrare un raddoppio della pressione turistica. Metto, altresì,  in evidenza lo stretto rapporto che intercorre tra il territorio pescarese e chietino con il parco: il bacino insediativo più importante – perché gode della contiguità con la riserva naturale – e che da oggi deve guardare a questo suo patrimonio con un’ottica differente e lungimirante. Anche come conseguenza della pandemia il parco è diventato una grande area di sfogo con un assalto alla montagna registrato già nel 2020. Una vera e propria riscoperta dei luoghi montani e che da ora assume una luce nuova: abbiamo uno dei 160 Geositi del mondo che rappresenta una realtà unica in Italia poiché è il risultato di un rapporto uomo-natura che si perde nella notte dei tempi”.

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