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“Grave l’attacco contro i tre pescherecci di Mazara del Vallo – da quanto risulta alla stampa da parte della Guardia Costiera libica – avvenuto al largo della Libia, con il ferimento del comandante del motopeschereccio Aliseo. Nuovo episodio che avviene a distanza di pochi mesi dal sequestro dei 18 pescatori ingiustamente detenuti per 4 mesi nelle carceri libiche.

La situazione nel Mediterraneo, definiti ‘mare nostrum’ per evidenti ragioni geopolitiche, è diventata imbarazzante. 

I pescatori siciliani e la pesca del gambero rosso sono un obiettivo fuorviante perché Il Governo italiano deve far valere il dirotto di agibilità su acque strategiche e non può accettare Trattati unilaterali scritti e firmati dai soli paesi che del Sud del Mediterraneo. Accordi conclusi in assenza della controparte (l’Italia e l’Europa) valgono meno della carta da pizza. Per far capire questo elementare principio giuridico occorre dare licenza alle nostre navi militari di presidiare le zone di mare dove operano i nostri pescatori e di cui ritengono di doversi appropriate libici, turchi o tunisini. Il Mediterraneo deve tornare a essere mare di amicizia e scambio, per questo le dichiarazioni di Di Maio destano sconcerto, una sorta di rinuncia a far valere diritti internazionali fatidici per la nazione e per la stessa Unione Europea. Non è questione di gamberi rossi, ma del dovere di difendere la nostra agibilità marittima e la nostra sovranità”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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