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“Abbiamo aspettato due giorni per capire bene cosa stesse accedendo perché sembrava impossibile che nel cuore di Roma si potessero fare interventi così distruttivi della sua dignità e delicatezza. Invece è tutto maledettamente vero. 

Primo: che la ciclabile ci fosse anche prima sui sanpietrini è vero, ma non c’era l’asfalto, è questo che fa la differenza.

E poi che senso ha bitumare chilometri di percorso storico sulla banchina del lungotevere senza bonificate argini e bastioni che fanno letteralmente schifo. 

Secondo: in alcuni tratti i sanpietrini sono stati rimossi. Perché? E dove sono andati a finire? 

Terzo: la Sovrintendenza ha dato il nulla osta?

Fare piste ciclopedonali è giusto, in special modi nei parchi. Da ciclista dico che con pochi soldi si potrebbero unire parchi meravigliosi senza far mai incontrare un’auto, senza oltraggiare monumenti storici, senza creare ingorghi sulla viabilità primaria.

Quindi adesso quella roba inguardabile deve sparire. In ogni caso, faremo un’interrogazione al ministro Franceschini nella speranza che voglia ricordarsi che il lungotevere nel tratto del centro storico di Roma è tra le più incantevoli bellezze del mondo e tra i beni più vincolati d’Italia”. 

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli che ha postato su Facebook un video parodia Verdone-Gallo Cedrone-Raggi, ‘ce serve o non ce serve ‘sto Tevere?’

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