Sono molto rammaricato della decisione presa dal Consiglio Europeo, purtroppo con il voto contrario anche dell’Italia, con la quale è stata rigettata una proposta di vitale importanza per i nostri pescatori”.
Così il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia- ECR, Raffaele Stancanelli, relatore ombra della “proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per un piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo”, commenta la bocciatura della ridistribuzione delle quote a favore della piccola pesca costiera, nei paesi che assegnano meno del 20% del loro contingente. La ripartizione era stata decisa nel corso di un negoziato tra Parlamento Europeo, Commissione e Consiglio il 10 novembre scorso.
“Il lavoro portato avanti in commissione pesca e l’accordo raggiunto dopo mesi e mesi sono stati vanificati da una determinazione inaccettabile” prosegue l’onorevole Stancanelli.
“La ripartizione delle quote di pesca è di competenza statale -spiega- ma nei vari stati europei troppe sono le differenze tra le percentuali destinate alla piccola pesca; per esempio in Spagna sono quasi al 20% mentre per l’Italia non si avvicinano nemmeno al 5. Era doveroso fornire un segnale agli stati nazionali affinché prevedessero in futuro una più omogenea ripartizione in modo da essere allineati il più possibile, tra l’altro in un paese come l’Italia dove il 60% della flotta è costituito da pescherecci artigianali.
Nonostante si sia deciso di riportare il testo con la ripartizione favorevole alla piccola pesca in sessione plenaria del Parlamento a Bruxelles e sia stato votato a larga maggioranza -conclude il parlamentare europeo- mi auguro che si decida di riaprire i negoziati al fine di raggiungere un’approvazione in seconda lettura da parte del Consiglio anche se sarà una cosa molto difficile. L’impegno a favore dei nostri pescatori e della piccola pesca artigianale comunque continuerà in maniera costante come stiamo facendo nella relazione sugli stock ittici di cui sono il relatore”.