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“Non comprendiamo come Inps possa affermare che non risultano periodi non coperti dalla cig per i lavoratori nel mese di marzo. Ricordiamo che la legge di bilancio 2021 ha previsto solo 12 settimane di integrazione salariale a partire dal 1° gennaio. Basta un mero calcolo per comprendere che di certo non arrivano a coprire tutto il mese di marzo, come afferma invece l’Istituto. Contestiamo inoltre il metodo e i tempi tardivi di voler fornire chiarimenti interpretativi sulla copertura della cassa integrazione, con un mero comunicato e a mesi di distanza dall’introduzione della norma. E addirittura si rinvia ancora per ulteriori precisazioni ad una successiva circolare del Ministero del lavoro. Assurdo che Inps e Ministero del lavoro non tengano neanche conto che, nel corso di tutto questo tempo trascorso nel loro silenzio, imprese e consulenti del lavoro hanno già provveduto alle pratiche che regolano le competenze dei lavoratori per fine marzo e, di certo, non possono attendere tardivi atti interpretativi su norme che sono tenuti già ad applicare. Ci uniamo quindi alle critiche espresse anche dall’Associazione Nazionale Consulenti del lavoro (ANCL) che hanno biasimato questo modo di agire di Inps e Ministero”.
È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, capogruppo della commissione Lavoro che ha presentato un’interrogazione al ministro Andrea Orlando per sollecitare una maggiore chiarezza sulle norme in materia di cig per tutelare imprese e lavoratori.

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