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“Mi è capitato di confrontarmi con il presidente Roberto Fico e gli ho fatto presente che è necessario introdurre un automatismo in base al quale il presidente del Copasir decade non appena il gruppo di opposizione passi in maggioranza. Del resto, quando la Lega uscì dal governo Conte 1 e il Pd entrò nel Conte 2, il presidente del Copasir del Pd, l’on. Guerini, si dimise e la Lega giustamente rivendicò la presidenza. A noi non interessano le poltrone, altrimenti non avremmo scelto di stare fuori dal governo, ma il rispetto della legge e il bilanciamento dei poteri sì. È talmente pacifico questo principio che nessuno ai tempi dell’approvazione della legge istitutiva del Copasir lo contestò. Basta rileggersi gli interventi di Roberto Cota, di Emanuele Fiano e della compianta Jole Santelli, anche perché il Copasir potrebbe essere usato come ulteriore strumento contro l’opposizione come peraltro dichiarò proprio Cota, con il Governo già in possesso dei ministeri di Interno e Difesa e con la delega ai servizi nelle mani del Predidente del Consiglio. Fosse tutto in braccio al governo e alla maggioranza staremmo come in Unione sovietica”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervistato sul Copasir  da Radio Radicale.

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