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“E’ vergognoso che la settima potenza più industrializzata del mondo costringa i lavoratori di Alitalia, quindi dipendenti dello Stato, a protestare per chiedere che vengano pagati gli stipendi. Il Governo rispetti la dignità di migliaia di persone che hanno pieno diritto ad essere retribuite.

Siamo contrari alle politiche degli ultimi decenni, gestioni sempre mirate alla minimizzazione della flotta, dei servizi, degli slot, delle manutenzioni, del personale. Non ci sono stati risparmi ma un depauperamento probabilmente teso a svendere la compagnia di bandiera a stranieri.

Riteniamo invece che lo Stato abbia un solo modi per salvare il trasporto aereo italiano ed è quello di rilanciarlo in grande stile, stare dentro Alitalia, esattamente come lo Stato francese è in Air France e come le regioni tedesche stanno dentro Lufthansa. 

L’Italia non può fare a meno del trasporto aereo. Viviamo di esportazioni, turismo, promozione dei beni culturali, enograstronomia, Made in Italy. E’ come se l’Aarabia Saudita facesse gestire il petrolio a un soggetto esterno. 

Abbiamo la tradizione aviatoria più importante del mondo. Il Governo Draghi lavori per farla tornare ad essere un’eccellenza mondiale”. 

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenendo alla manifestazione dei lavoratori Alitalia davanti al Ministero dello Sviluppo Economico.

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