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Di recente l’ha affermato anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi:” Chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi.”
Detto da chi parla l’inglese come la propria lingua madre non può essere sospettato di essere un malcelato complesso di inferiorità e fa riflettere.
Passi l’uso di parole inglesi per indicare concetti che sono nati e si sono sviluppati oltremanica ma la questione assume aspetti incomprensibili se si considera che anche gli ambiti in cui siamo maestri indiscussi come la moda sono dominati da termini anglosassoni: outfit, fashion show, caban, buyer, pants, t-shirt per citarne alcuni.
Emblematico che anche su riviste italiane di moda le dichiarazioni degli stilisti italiani vengano riportate in inglese, recente il caso di Miuccia Prada le cui parole sulla pagina Instagram di Altaroma vengono riportate in inglese:” What you wear is how you present yourself to the world, especially today when human contacts are so quick.”
Altaroma, come suggerisce il nome, è un’agenzia di moda di Roma e Miuccia Prada è l’esponente della casa di moda italiana più famosa del mondo eppure le sue parole, senza alcuna ragione apparente, non vengono riportate in italiano.
Viene da chiedersi che senso abbia usare troppo spesso termini estranei alla nostra lingua, soprattutto se si tiene conto che si arrivano a pronunciare in inglese perfino parole come “media” e “plus”, mutuate dal latino, replicando la storpiatura che ne fanno gli anglosassoni.
Spesso il risultato è una mescolanza confusa di due lingue poco comprensibile e poco gradevole foneticamente.
La questione non è soltanto formale, riveste in realtà carattere sostanziale.
L’orgoglio per la propria cultura passa anche attraverso l’uso della propria lingua, in nessun caso le parole sono separate dai concetti che esprimono.
Torniamo a usare l’italiano, soprattutto negli ambiti in cui siamo famosi nel mondo, non soltanto perché è bellissimo, musicale e elegante ma anche perché in tutto il mondo è considerata la lingua della cultura, delle arti, dell’opera lirica.
E’ la lingua che tutto il mondo ci invidia.
La Sovrana Bellezza siamo noi.

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