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“No alle mascherine FFP2 a prezzo calmierato in Alto Adige: un intervento che avrebbe potuto essere considerato pressoché simbolico da parte della Provincia (benché il rapido ricambio per famiglie numerose invece abbia un suo effettivo e significativo costo). Bocciata invece oggi in Consiglio provinciale la richiesta di Fratelli d’Italia di introdurre un metodo di compensazione dei costi o di intervento della Provincia per acquisti sul mercato a prezzi calmierati per potere sopperire alle esigenze del territorio, soprattutto dopo che sono stati introdotti gli obblighi di porto della Ffp2 per esempio nei negozi. Ma la Provincia che ancora ad oggi considera paradossalmente gli scaldacollo dei validi presidi sanitari all’opposto impone l’obbligo del porto della Ffp2 in alcuni ambiti. Sono certamente sicure e utili ma costano, e più delle chirurgiche. Un costo che va ad aggiungersi a tutti gli altri, un problema per i soggetti più deboli economicamente. Da qui la richiesta di Fratelli d’Italia che prevedeva l’impegno del Consiglio nei riguardi della giunta provinciale per vincolarla in tempi brevissimi “alla distribuzione di mascherine Ffp2  su tutto il territorio provinciale o a disporre modalità di intervento anche diretto sui rivenditori – con eventuale propria compartecipazione finanziaria o attraverso bando diretto di acquisizione sul mercato dei lotti necessari – per la calmierazione del prezzo di Ffp2”. Secca la risposta del Presidente Kompatscher: anche altre regioni le hanno introdotte, non parteciperemo al costo dell’acquisto. Il voto ha confermato l’orientamento con Svp e Lega allineate nel bocciare l’impegno.

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