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“La decisione del Governo Conte (peraltro delegittimato perché in carica per gli affari correnti e senza maggioranza parlamentare) di sospendere la vendita di armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi non è un atto pacifista e neutrale come si vuole far credere, ma è un favore alle politiche espansioniste dell’Iran ed un’azione contro gli interessi dell’Occidente”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e membro della Commissione Affari Esteri Edmondo Cirielli (FdI): “È notorio, infatti, che vi sia una forte ingerenza iraniana in Yemen, dove le Forze di opposizione godono dell’appoggio militare dell’Iran e certamente non comprano armi dall’Italia. L’Arabia Saudita, invece, è uno storico alleato della nostra Nazione e degli Usa ed ultimamente ha concluso anche un importante accordo con Israele (altro alleato strategico dell’Italia). E così, invece di supportare l’azione dell’Alleanza Atlantica, composta da nostri alleati e partner commerciali storici, si è stabilito di fare un favore all’Iran, grande sostenitore del Venezuela del dittatore comunista Maduro. Forse è per questo che il sottosegretario Manlio Di Stefano è contento. Insomma, oltre a danneggiare l’economia italiana già provata dall’incapacità di gestione dell’epidemia provocata dal Covid-19, si è deciso di mettere a rischio gli interessi strategici dell’Occidente nella Penisola Arabica. E’ veramente una scelta incredibile e soprattutto incomprensibile sui il Governo dovrà fornire spiegazioni in Parlamento” conclude Cirielli. 

 
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