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“La mappa dei siti di possibile stoccaggio di scorie radioattive derivanti dalle centrali dismesse, diffusa dal Governo e che contempla anche le aree siciliane di Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula – Petralia Sottana e Butera, rappresenta una ulteriore beffa per il nostro territorio, oltre ai pesanti danni che l’ambiente dell’Isola ha già dovuto subire con la realizzazione dei poli petrolchimici di Siracusa e Gela che hanno devastato le nostre straordinarie coste”. Lo afferma l’europarlamentare siciliano di Fratelli d’Italia- ECR Raffaele Stancanelli, che si schiera al fianco degli amministratori locali delle quattro zone siciliane individuate dalla società Sogin (la società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti) quali aree potenzialmente idonee ad ospitare il futuro deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, che permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività. “Questo -spiega Stancanelli- sarebbe solo l’ultimo degli oltraggi alla salvaguardia dell’ambiente siciliano, un tema delicato che richiederebbe quantomeno un confronto con i governi territoriali. Siamo quindi al fianco degli amministratori locali -conclude il deputato europeo- che giustamente sono preoccupati, oltre che per la tutela della salute della popolazione cittadina, anche per la salvaguardia di settori importanti per l’economia del territorio come le produzioni agroalimentari e il turismo”.

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