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Tiene banco la fusione di Mps, banca controllata dal ministero dell’economia, e la Unicredit.del neo Presidente ed ex ministro Pier Carlo Padoan. Sotto gli occhi di tutti l’immenso conflitto d’interesse intorno all’operazione.

Se ciò non bastasse, in manovra sta passando tra le tante marchette, un bonus fiscale di 3 miliardi per agevolare l’operazione.
Tramite il meccanismo delle DTA, verranno applicati crediti fiscali in capo al Monte Paschi che saranno usati per un’operazione a straordinario vantaggio di Unicredit, probabilmente l’unica a poter sfruttare integralmente il bonus fiscale a trattative ultimate.

Nell’operazione l’Unicredit di Padoan, con l’aiuto degli amici del PD e i convertiti Cinque Stelle, sta chiedendo anche tutela legale e il risparmio di 500 milioni sulle spese rivolte al personale, atto che nel periodo storico che stiamo vivendo suona inopportuno in un momento di emergenza sanitaria, economica e sociale, oltre che occupazionale.

Ci troviamo spesso a dire che il Movimento 5 Stelle ha toccato il fondo, ma giorno dopo giorno scopriamo che sono muniti di pala e continuano a scavare raggiungendo bassezze mai conosciute durante tutta la storia repubblicana.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, a ridosso del voto di fiducia sul bilancio dello Stato.

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