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“I flussi immigratori irregolari rappresentano un traffico che genera un business intollerabile, una catena di affari che rende i trafficanti di uomini nel continente africano la categoria più ricca che esista. Praticamente, il ceto sociale emergente è lì rappresentato da chi gestisce la tratta di nuovi schiavi, procurandone spesso la morte.
A questo si aggiunge il braccio armato rappresentato dagli scafisti e il circuito della criminalità organizzata che attende in Italia rinforzi per la sua manovalanza. È incredibile che sia stata bocciata la proposta di confiscare gli strumenti di morte, le imbarcazioni, autentici corpi di reato, diversamente da quanto avviene per droga, beni dei boss mafiosi, armi, denaro contraffatto.
Nelle more del blocco navale – da noi più volte evocato ricordando che nel ’96 fu l’allora Governo Prodi ad attivarlo in accordo con l’Albania, che ancora ci ringrazia – la confisca e la distruzione delle imbarcazioni sono l’unico disincentivo da utilizzare per contrastare il traffico di esseri umani. Questa bocciatura nella revisione del Decreto sicurezza formalizza la complicità di Pd e M5S con il circuito dell’immigrazione irregolare”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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