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“Il veto minacciato da Polonia e Ungheria al bilancio pluriennale europeo e alle nuove risorse proprie è l’unica arma a loro disposizione per difendersi da un vergognoso attacco politico-ideologico. Un attacco che arriva dalla maggioranza di centrosinistra del Parlamento Europeo, spalleggiata da alcuni governi di vario colore per loro ragioni di politica domestica, e che rinnega l’accordo negoziato al Consiglio europeo di luglio andando contro i trattati che già oggi prevedono meccanismi efficaci per sanzionare eventuali violazioni dello stato di diritto. Additare i governi di Polonia e Ungheria, e con essi i partiti sovranisti italiani, come responsabili dei ritardi del Recovery Fund è un’operazione falsa e patetica, anche perché i governi di Orban e Morawiecki hanno chiarito a più riprese di essere a favore del Recovery ma di voler respingere ogni tentativo di condizionare il bilancio Ue a valutazioni politico-ideologiche sulle scelte di due governi sovrani. Gli unici responsabili di questi ritardi sono da ricercare tra i governi di centrosinistra dei Paesi frugali e nella maggioranza di centrosinistra del Parlamento Europeo, con annessa ruota di scorta grillina”. È quanto dichiarano in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, e il Co-Presidente del gruppo ECR, Raffaele Fitto.

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