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“Mentre la pandemia e i Dpcm mettono in ginocchio il mondo dello sport, il ministro Spadafora pensa ad una riforma che non darà alcun beneficio alle associazioni. Oltre cento pagine che non risolvono le reali criticità ma parlano solo di governance. Otto mesi persi a discutere di una moltiplicazione di interlocutori, con una vaghezza di competenze, che porteranno indeterminatezza nelle decisioni. In questo modo non si avranno certezze per chi lavora in questo settore, di fatto fermo dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il ministro distrae l’attenzione dai veri problemi, con l’aggravante che non ci sarà alcun sostegno diretto per gli operatori del comparto, che vale il 4% del Pil e in cui sono impiegati più di 100 mila lavoratori dipendenti e oltre 500 mila collaboratori. Bisogna tutelare, anche economicamente, quelle persone che investono le proprie risorse per attività di promozione sportiva. Ostinarsi a portare avanti questa riforma è sbagliato e mostra una totale assenza di tempismo. Lo sport va difeso dalla crisi economica: non servono nuove e vaghe norme ma aiuti concreti”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
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