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“Conte ha mentito nella risposta data al collega Foti, che oggi durante il Question time aveva avanzato la richiesta di sapere secondo quali numeri e quale analisi si fosse arrivati al Dpcm, lamentando anche l’assenza di un coinvolgimento delle opposizioni in un dibattito parlamentare che potesse dare indicazioni al Governo così come la legge prevede. Conte infatti ha risposto senza fornire alcun dato, ma tentando di raccontare che lui avrebbe coinvolto le forze politiche durante un incontro svoltosi con i capigruppo di maggioranza e opposizione, incontro nel quale avrebbe descritto le misure contenute nel Dpcm. La verità è che Conte si dovrebbe vergognare anche solo di connotare come ‘coinvolgimento delle forze parlamentari’ una riunione convocata con 45 minuti di anticipo e durata appena più di un’ora, nella quale ha per sommi capi illustrato il provvedimento. Ma soprattutto, a fronte delle critiche pervenute da tutte le forze politiche di opposizione presenti, che chiedevano di conoscere le ragioni per le quali si colpivano alcune attività piuttosto che altre e si giungeva a danneggiare i ristoranti, le palestre e le filiere ad esse connesse senza alcuna soluzione per il trasporto pubblico, Conte dovrebbe vergognarsi di non aver recepito alcuna istanza né delle opposizioni né della maggioranza, che sottolineavano alcune oggettive criticità. Conte si è presentato con il compitino già pronto sottolineando che in parallelo si stava svolgendo una riunione con le Regioni, e nonostante sia uscito da entrambe le riunioni con pareri contrari su gran parte dei provvedimenti, ha proceduto egualmente come se la riunione non si fosse mai tenuta. E’ evidente come in realtà non fosse una riunione per coinvolgere davvero le opposizioni, ma solo un incontro di facciata perché non s’intendeva convocare il Parlamento e riceverne delle indicazioni, che possono essere date solo attraverso il voto. L’ipocrisia di Conte e di parte della sua maggioranza, che vota in favore di alcuni provvedimenti per poi rinnegarli sui giornali il giorno dopo, è palese. Tanto che anche oggi tutta la maggioranza ha votato durante la riunione dei capigruppo per evitare che l’Aula si esprimesse sulle modifiche del Dpcm, rendendosi corresponsabile di una gestione autoritaria che nulla ha a che fare con i principi della nostra Costituzione”.

Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

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