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“Non possiamo non raccogliere l’allarme sulla crisi del settore alberghiero lanciato da Bernabò Bocca. Il presidente di Federalberghi, in un’intervista rilasciata oggi, fornisce dati preoccupanti che certificano la crisi del settore a causa della pandemia. Sono seimila gli alberghi che non hanno riaperto dopo il lockdown. È occupato solo il 20% delle camere, mentre nel 2019 si viaggiava a una media dell’85%: la ripartenza del comparto deve essere rapida, già all’inizio del prossimo anno. La chiusura di un solo hotel, infatti, comporta la perdita di molti posti di lavoro, non solo di quelli direttamente collegati alla struttura ricettiva. Solo a Roma fino ai primi di giugno erano aperti 150 alberghi su 1300, oggi siamo a circa 400, le stanze prenotate sono tra il 10 e il 30% massimo. Le disdette fioccano, le prenotazioni scarseggiano e il personale è ridotto all’osso: la pandemia, infatti, frena ancora i viaggi. Molti albergatori pensano già di richiudere alla fine di novembre. In difficoltà anche le società che si occupano di eventi a causa delle restrizioni sulle presenze per matrimoni o cresime. Servono fondi certi e programmazione per ripartire. Avevamo chiesto al ministro Franceschini di aprire un tavolo di crisi: attendiamo ancora una risposta. Così come è assordante il suo silenzio sul Consiglio di Amministrazione dell’Enit: il titolare del Mibact ha prepotentemente inserito nel decreto rilancio la modifica del CdA dell’Agenzia Nazionale Italiana per il Turismo, considerandola evidentemente una urgenza ma, a distanza di mesi, non ha ancora proceduto alla sua nomina violando la norma che gli imponeva di farlo entro 30 giorni. Una scelta che lascia nell’indeterminatezza l’unica istituzione dedicata a questo mondo. Franceschini si attivi per salvare un settore centrale e nevralgico per la nostra economia”.

Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

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