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“Le misure contenute nel decreto rilancio relative al superbonus, l’agevolazione fiscale al 110 per cento sulle spese per l’efficienza energetica, non hanno ancora trovato la loro concreta attuazione per la estrema complessità burocratica che sta creando incertezze e sconforto nel settore dell’edilizia residenziale, come ben argomentato sulla stampa dalla vice presidente degli ingegneri Fabrizia Giordano. Chiediamo al governo di intraprendere le necessarie azioni per semplificare e ridurre il numero di adempimenti previsti anche attraverso l’istituzione di un tavolo di lavoro, d’intesa con i rappresentanti nazionali degli Ordini professionali interessati, che invece sono stati ignorati, pur essendo i principali attori del processo.”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e Segretario della Commissione Finanze e Tesoro Andrea de Bertoldi, che ha presentato nel merito della vicenda un’interrogazione.

“Da fonti di stampa – osserva de Bertoldi – si apprende che l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino ha denunciato questa impasse, dovuto all’obbligo, previsto dal sistema bancario, di presentazione di addirittura 37 documenti da parte degli operatori del settore, pena l’inattuabilità delle pratiche. Inoltre gli istituti bancari e finanziari non contemplano alcun meccanismo economico di anticipo degli oneri relativi alle prestazioni professionali, fondamentali per l’avvio dell’attività progettuale, e che rimarrebbero in capo ai singoli professionisti fino alla presentazione integrale delle domande, tanto da costruire una vera e propria barriera de facto all’utilizzabilità del bonus”.

“Le valutazioni critiche da parte dell’Ordine degli ingegneri – conclude de Bertoldi –  sono quindi condivisibili e confermano nuovamente la scarsa capacità del Governo e dei Ministeri nell’incidere in termini effettivi sulle reali esigenze del Paese in questa gravissima fase sanitaria ed economica”.

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