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“Sconcerta che lo scrittore slavo Boris Pahor, nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, abbia dichiarato testualmente: “Le foibe? È tutta una balla…’. Ricevere gli onori del Capo dello Stato Mattarella e fare dichiarazioni negazioniste su una tragedia che ha visto 10mila italiani uccisi per mano del regime comunista di Tito, pone più di qualche dubbio sull’opportunità di tale scelta. L’onorificenza è il massimo riconoscimento che il presidente della Repubblica italiana può conferire ma la proposta arriva, secondo quanto stabilito dalla legge 178/51, dal presidente del Consiglio, in questo caso Giuseppe Conte, che evidentemente disconosce la tragedia del confine orientale o, peggio, ritiene anche lui che le foibe siano “una balla”. Resta il fatto che negare il dramma che si è consumato, anche attraverso l’esodo di 350mila istriani, giuliani e dalmati dalle loro terre alla fine della seconda guerra mondiale, ci indigna. Peraltro dichiarazioni a ridosso dello storico gesto di pace tra Italia e Slovenia, celebrato proprio nel luogo di martirio rappresentato da Basovizza. Ci chiediamo a questo punto quale sia il motivo dell’onorificenza a Pahor e lo faremo anche attraverso un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri”.

 

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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