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di Niva Mirakyan

In vista dell’appuntamento a Palazzo Chigi Sputnik Italia ha raggiunto in esclusiva la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Secondo gli ultimi sondaggi, si votasse oggi, il suo partito raggiungerebbe 15%, in crescita di quasi 10 punti rispetto alle Europee.

Presidente Meloni, sabato scorso ha avuto luogo la vostra prima grande manifestazione post-Covid. Lei è soddisfatta per questo incontro che ha visto tornare uniti i leader del centrodestra?

«️Il centrodestra non è mai stato diviso. Certo, siamo una coalizione e abbiamo sensibilità diverse ma c’è una comune visione del mondo che ci unisce. A Piazza del Popolo abbiamo dato l’ennesima prova di forza e coesione e lo abbiamo fatto nel rispetto di tutte le norme di sicurezza: numero chiuso e inviti contingentati, mascherine e distanziamento. L’esatto contrario di quello che abbiamo visto quando scendono in piazza sardine e centri sociali o quando Conte organizza le sue passerelle».

Sia Lei che Salvini avete sottolineato varie volte la necessità di andare a votare al più presto. Potrebbe spiegare perché il centrodestra chiede le elezioni anticipate? Non ci sono più margini per un dialogo con il Governo?  

«️Questo Governo è unito solo dall’amore per le poltrone e il potere. Non hanno una visione, non hanno idee per rilanciare questa Nazione, non hanno soluzioni ai problemi concreti degli italiani. Basti pensare al decreto rilancio: un provvedimento monstre di 266 articoli pieno zeppo di marchette e bonus inutili, che servono a tutto tranne che ad aiutare famiglie e imprese in ginocchio per il Covid-19. Per ricostruire il tessuto sociale e produttivo dell’Italia serve un governo forte e coeso e l’unica strada da percorrere per averlo è il voto. A settembre vinceremo le regionali e se Pd e Cinquestelle rimarranno seduti sulle loro poltrone e auto blu, torneremo in piazza e saremo milioni. Il dialogo con Conte? Non è mai iniziato davvero: lui va in tv e chiede il contributo alle opposizioni, ma poi in Parlamento la sua maggioranza boccia sistematicamente tutte le nostre proposte».

Il centrodestra ha deciso di non partecipare agli Stati Generali sull’economia. Ha ricevuto il documento finale? Cosa ne pensa?

«️No, non è mai arrivato e a questo punto penso che non esista. Ho ricevuto una tavola sinottica con una vaghissima serie di titoli di cose da fare. Insomma, niente di concreto e serio su cui avviare un dibattito costruttivo».  

Nonostante la pandemia, il delicato tema dell’immigrazione torna sotto i riflettori. Dai dati pubblicati dal Viminale si parla di 6.812 migranti giunti in Italia nel primo semestre dell’anno attraverso il fenomeno degli sbarchi. Una crescita vertiginosa rispetto ai 2.508 dello stesso periodo del 2019. Come commenterebbe questo aumento che andava avanti anche nel pieno lockdown?

«️Se c’è un’attività che questo governo rilancia davvero è quella degli scafisti. Il pacchetto offerto dalla sinistra è molto allettante: viaggio sulla nave di una Ong, possibilità di vivere l’ebrezza di speronare una motovedetta della Gdf, vitto e alloggio, permesso di soggiorno, regolarizzazione con la sanatoria della Bellanova, e magari in futuro anche la cittadinanza con lo ius soli. L’aumento degli sbarchi è uno dei risultati di avere la sinistra al governo della Nazione. Una politica diametralmente opposta a quella che servirebbe all’Italia e che Fratelli d’Italia porta avanti da sempre: in Italia si entra solo rispettando la legge. Serve il blocco navale per fermare la partenza dei barconi e stroncare il traffico di esseri umani, bisogna aprire hotspot in Africa per valutare le richieste asilo e distribuire equamente chi ne ha diritto tra i 27 Stati Ue. La sinistra e le élite globaliste possono dire quello che vogliono ma per noi i confini esistono e vanno difesi». 

https://it.sputniknews.com/intervista/202007099294338-esclusiva-meloni-il-dialogo-con-conte-non-e-mai-iniziato/ 

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