Autonomia già votata da esponenti FDI in Veneto e in alte regioni
“Con tutto il rispetto per Lorenzo Fontana credo che occorra essere chiari come lo sono stati Giorgia Meloni e Matteo Salvini in occasione delle candidature per le regionali. In quella sede, abbiamo ricordato che Fratelli d’Italia e da sempre la destra italiana, sul tema dell’autonomia sono sempre stati protagonisti e che semmai a frenarla, furono in passato le tentazioni secessioniste della vecchia Lega”.
Lo dichiara Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia.
“E recentemente – aggiunge La Russa – a impedirla non è stata la destra ma i loro ex alleati di governo del Movimento 5 Stelle. La nostra unica preoccupazione era e resta quella di sottolineare che l’autonomia per la quale hanno già votato i nostri esponenti in Veneto e in altre regioni, e che la vogliamo nel quadro della Unità nazionale, si concretizzi con il contestuale percorso per il presidenzialismo. Al tavolo nazionale abbiamo confermato il nostro assenso all’autonomia con un documento che recepisce integralmente la richiesta del presidente Zaia e che aggiunge, ovviamente, altri impegni nazionali che comprendono il presidenzialismo, la conferma dei programmi pre 2018 e il patto anti inciucio. Se invece – prosegue il senatore di FDI – il disegno che sta dietro alle dichiarazioni di Fontana e non solo, è quello di cercare un pretesto per rompere la coalizione in Veneto e andare separati alle elezioni in quella regione, la Lega si assume la piena responsabilità di una scelta grave. Così facendo però, deve essere chiaro che si renderebbe un cattivo servizio anche allo stesso comune percorso per l’autonomia e il presidenzialismo”.
“Mi aspetto quindi – conclude La Russa – che Salvini e lo stesso Zaia, riportino il confronto nell’alveo di quella fruttuosa collaborazione che ci ha consentito di uscire più forti e coesi con la comune decisione sulle candidature alle regionali e l’impegno ad andare uniti in tutte le regioni e in tutti i capoluoghi di provincia”.