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“Il governo Conte pensa di rilanciare l’Italia a ‘colpi di scostamenti di bilancio’, con una confusione degna della più scalcinata giostra di parse.

Senza che sia ancora maturata una visione organica degli interventi fiscali, dopo il caos sul pagamento della cassa integrazione ora Conte propone di dare incentivi alle imprese per non utilizzare la cassa integrazione. Esattamente ciò che ha proposto, inascoltata, Giorgia Meloni fin dall’origine e proprio mentre la maggioranza respinge l’emendamento a mia firma che impedisce alle aziende pubbliche di accedere alla Cig per evitare che vengano sottratte risorse a quelle imprese costrette alla chiusura. Per loro e per i relativi lavoratori sì che tale strumento è questione di vita o di morte.

Il terzo scostamento di bilancio annunciato dal ministro Gualtieri, la cui presenza in commissione ieri è stata imbarazzante, inizia a incutere paura.

Fino a quando si continuerà a tirare la corda aggiungendo debiti senza renderli funzionali all’individuazione di leve economiche capaci di generare sviluppo e occupazione?

Per fa ripartire i consumi servono investimenti e non provvedimenti improduttivi – solo ieri la Corte dei Conti ha certificato il fallimento del reddito di cittadinanza, strumento con il quale solo il 2% dei beneficiari ha trovato lavoro.

Il DL Rilancio, gestito a oggi a colpi di maggioranza, come fosse la più banale manovra di assestamento, non offre alcuna garanzia di equilibrio e serietà. Interventi a macchia di leopardo si alternano a operazioni di squallido clientelismo e ad altrettanti deplorevoli marchette, mentre il mondo della produzione invoca da tre mesi aiuti incisivi e tempestivi. A nulla servirà fare nuovo debito”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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