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La segregazione femminile sul suolo pubblico appositamente recintato in occasione della fine del Ramadam è stata sottoposta anche al  Questore di Roma durante l’incontro che il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli ha avuto ieri sera, insieme a una delegazione di Fratelli d’Italia.

“Al di là dei gravissimi problemi di cui quotidianamente si occupano le trasmissioni televisive, ci sono criticità che ormai sono diventate croniche e sulle quali chiediamo da anni interventi risolutivi delle forze dell’ordine e del Governo.

Sulla questione dei campi nomadi esiste la necessità di rilevare i reati che vengono commessi ormai con assoluta disinvoltura e liceità: la mancata scolarizzazione dei bambini e il loro sfruttamento in episodi di taccheggio, borseggio, scippo, rovistaggio, accattonaggio, mendicità, piromania. Reati quotidiani che devono essere denunciato per le opportune segnalazioni alle autorità competenti, in modo da attivare le pratiche di sottrazione della patria potestà. Non possiamo diventare complici di chi compromette il futuro di essere umani, costringendo i minori a convivere fin da piccoli con l’Illegalità.
Con l’approssimarsi della stagione calda tornerà a diventare insostenibile per i cittadini il fenomeno dei roghi tossici nei campi rom o nelle loro adiacenze. Abbiamo ribadito al signor Questore la proposta di requisire all’ingresso dei campi il materiale combustibile, spesso refurtiva, di cui peraltro tutti conoscono la destinazione successiva alla ripulitura del ferro e del rame attraverso il fuoco. I cittadini perbene hanno il diritto di respirare aria pulita e di far uscire i bambini a giocare all’aperto dopo la reclusione domestica causata dalla pandemia.

Sulla questione della segregazione femminile su suolo pubblico di cui sono stato testimone in occasione delle celebrazioni per la fine del Ramadan, ho fatto presente che la libertà di culto non può prevalere sulla Costituzione e sulle leggi italiane, che l’Italia prevede la parità di diritti tra uomo e donna e
che nessuno può permettersi di chiudere in un recinto degli esseri umani come si trattasse di animali.
Lo Stato italiano è laico e nessuna religione può violare le sue leggi. Se sotto gli occhi delle nostre forze dell’ordine si commettono reati ignobili come quello della sottomissione della donna significa per paradosso che ogni cittadino italiano che lo volesse, anche aderendo all’Islam, potrebbe tornare a pratiche discriminatorie verso il genere femminile, come accadeva oltre mezzo secolo fa.

Sono tornato poi sulla vicenda dei mercati degli oggetti rubati, aperti con tanto di assembramenti anche in piena emergenza Covid, come quello di Via Ricasoli dietro la Staziine Termini. Ho chiesto che i cittadini stranieri siano trattati come quelli italiani, una volta per tutte.

Infine la questione delle occupazioni abusive: ci sono quasi cento immobili occupati a Roma dall’estrema sinistra. Siamo in attesa che il sindaco, il Governo,  le forze dell’ordine, la magistratura, procedano per attivare questi sgomberi, invece di andare a caccia di quelle infinitesimali occupazioni che non sono collocabili a sinistra. Prima Colle Oppio, ora Casa Pound. Siamo una Repubblica democratica o una dittatura comunista che perseguita i dissidenti? La legge deve essere uguale per tutti. A ogni sgombero di ‘destra’ ne corrispondano cento di ‘sinistra’.
Le istituzioni e le forze dell’ordine, cui non abbiamo fatto mancare solidarietà e sostegno, devono garantire imparzialità ed equilibrio”.

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