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Parlamentari e consiglieri regionali: tutelare pluralismo 
“Che in Emilia – Romagna il Tg regionale abbia sempre dato più spazio alla rappresentanza di sinistra è un fatto noto. Ma mai era successo che interi tg regionali fossero dedicati a esponenti di sinistra con servizi e lettura senza contraddittorio di esponenti del centro sinistra, senza alcun pluralismo, senza alcuna rappresentanza dell’oltre 40% di emiliano romagnoli che non solo ha votato centro destra, ma che coi soldi delle proprie tasse paga lo stipendio anche a quei capi redattore che hanno schierato in maniera così sfacciata e spudorata il Tg regionale al servizio delle sinistre. Il pluralismo dell’informazione è un bene costituzionale che dovrebbe essere ancor più valorizzato e tutelato quando è il servizio pubblico a esserne garante. In Emilia-Romagna invece, si assiste a una blindatura egemonica che esclude tutto ciò che non è funzionale alle sinistre e alla maggioranza, senza alcun contraddittorio e senza alcuna voce critica. Abbiamo chiesto di acquisire i dati ufficiali e addirittura la Rai regionale si è rifiutata di darli al Corecom, il quale, pur sottolineando la propria incompetenza ad adottare provvedimenti non ha non potuto stigmatizzare l’esigenza di un riequilibrio. Tutte situazioni ignorate dai vertici regionali del Tg che imperterriti continuano a far rimpiangere anche Telekabul”. 
Lo dichiarano i parlamentari e consiglieri regionali di Fratell d’Italia Alberto Balboni, Galeazzo Bignami, Tommaso Foti, Ylenja Lucaselli, Michele Barcaiuolo, Marco Lisei e Giancarlo Tagliaferri.
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