“La crisi economica dovuta al Covid ha colpito anche il ‘cibo di strada’, il cosiddetto ‘street food’ rappresentato da 25mila operatori tra cuochi, chef, pizzaioli, artigiani e professionisti del gusto. Una filiera che da anni porta l’eccellenza del made in Italy nelle piazze e che a causa dell’emergenza ha dovuto sospendere diverse manifestazioni lasciando le maestranze senza lavoro e registrando circa 800 milioni di perdite.
L’approvazione del nostro ordine del giorno tutela il ‘cibo di strada’ e impegna il governo ad attivare contributi a fondo perduto per gli operatori del comparto, A prevedere l’azzeramento degli oneri fiscali per l’anno in corso e idonee misure atte a snellire gli adempimenti burocratici. Ad autorizzare il progetto virtuoso ‘International Street food Take Away’, mercato temporaneo sul cibo di strada da 7 ai 10 giorni in una o più aree delle città attraverso la predisposizione di idonei protocolli di sicurezza e linee guida per gli operatori e gli utenti. L’enogastronomia del ‘cibo di strada’ è una tipicità italiana che va tutelata e promossa, adesso il governo ha avuto l’impulso che serviva per soccorrerla”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.