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“Le intercettazioni in cui si chiedeva un attacco al ministro dell’Interno, anche se nel merito aveva ragione da vendere, è un atto eversivo. La giustizia va riformata, non se ne può più di guerre di potere, lottizzazioni, interferenze, uso politico del proprio ruolo. I magistrati non possono essere dei militanti di parte, se intendono svolgere attività politica devono deporre definitivamente la toga, il Csm va sorteggiato, le correnti vanno vietate, le carriere separate. I cittadini non possono avere sospetti di accordi di potere che prescindono dalla meritocrazia né scoprire che le Procure – istituzioni fondamentali per la lotta al crimine – vengono assegnate in base ad accordi tra le correnti afferenti al Pd e alla sinistra in genere. La separazione dei poteri è un fondamento della nostra Costituzione ed è evidente che le attuali regole non la garantiscono più”.

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