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L’archistar Boeri avrebbe vinto la gara per la ricostruzione del meraviglioso borgo ascolano di Arquata del Tronto, distrutto dal terremoto. Sono ancora scioccato dall’orrore del Pala Boeri di Norcia, dall’insipida nuova mensa di Amatrice e da altre architetture totalmente avulse dai territori e dalle loro tradizioni.
Sterco a tre dimensioni che ha infestato il pianeta, oggetti sconci ed eccentrici appoggiati lì tanto per far parlare di sé e violentare invece rapporti plurisecolari tra l’architettura, la persona, il paesaggio.

Non vogliamo ridicole cities stile americano nel cuore dell’Italia, non sono gradite. Arquata del Tronto, e tutti i borghi distrutti dal sisma del 2016 dovranno essere ricostruiti com’erano. È la loro anima che deve rivivere… e passa per le pietre.

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