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La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha risposto a un’interrogazione parlamentare presentata dalla delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo lo scorso 20 marzo, a pochi giorni dalle dichiarazioni della stessa che causarono il tonfo della Borsa italiana con uno storico -17%.
“Nell’interrogazione, oltre a chiedere di rettificare ufficialmente quelle sciagurate parole, chiedevamo ‘se accertata l’esistenza di operazioni speculative a seguito delle dichiarazioni, di individuare coloro i quali ne hanno tratto dei vantaggi economici’ “ , spiegano il Co-Presidente del gruppo ECR Raffaele Fitto e il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, primi firmatari dell’interrogazione.
“La risposta della Lagarde non ci soddisfa minimamente perché non fa chiarezza sulle speculazioni avvenute in quel pomeriggio del 12 marzo. In compenso, Lagarde rivendica gli strumenti messi in campo finora e conferma a nome del Consiglio direttivo della BCE di essere ‘pronti ad adeguare ulteriormente tali misure ove emerga che la portata dello stimolo sia insufficiente a raggiungere il suo obiettivo’. Ci auguriamo che la pericolosissima sentenza della Corte tedesca sul Quantitative Easing non faccia venir meno questo impegno perché ciò esporrebbe l’Italia a nuove inaccettabili speculazioni e limitazioni di sovranità”, concludono Fitto e Fidanza.

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