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“Sull’innovazione nel dl Rilancio ci sono luci e ombre. Se da una parte sono state inserite le nostre proposte sulle startup – che necessitano di fondi e di agevolazioni dei finanziamenti del venture capital – su maggiori risorse per l’industria dell’intrattenimento audiovisivo e per l’editoria digitale, dall’altra non si capisce come mai siano stati introdotti solo 10 milioni di euro per l’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori e centri d’innovazione pubblici o privati quando erano 20 milioni nelle bozze circolanti e siano state tagliate le misure per la valorizzazione economica dei titoli della proprietà industriale, su cui abbiamo già presentato emendamenti al dl Liquidità. Inoltre, le norme contenute necessiteranno di decreti attuativi di scrittura complessa mentre le imprese innovative hanno bisogno con urgenza di fondi, altrimenti rischiano il collasso. Invitiamo il governo a sviluppare un piano industriale di ampio respiro per l’ecosistema dell’innovazione italiana, se non vogliamo che tante piccole imprese, specialmente legate all’imprenditoria giovanile e di alta qualità tecnologica, chiudano o vengano acquisite in maniera predatoria. Pisano manca di visione politica e trasparenza come sull’App “Immuni”, dove il ministro ancora non ha chiarito molti aspetti: per questo, presenteremo un’interrogazione che invieremo anche ad ANAC”.

Così il responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia, deputato Federico Mollicone.

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