fbpx

“Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale e il Recovery Fund saranno all’altezza delle ambizioni dei cittadini e delle imprese e soprattutto garantiranno realmente gli interessi degli italiani? Se è positivo il richiamo del Parlamento Europeo nella risoluzione votata, ad un maggiore utilizzo di risorse a fondo perduto rispetto ai prestiti, al tempo stesso ci rammarica che qualcuno continui a non comprendere la straordinarietà del momento”. Così in una nota il co presidente del gruppo europeo  Ecr- FdI, Raffaele Fitto.
“A idee e proposte concrete si continuano a preferire battaglie ideologiche: perseverare per esempio, senza un minimo di flessibilità sul Green deal esattamente come prima della crisi determinata dal Covid 19,  o immaginare  nuovi oneri per le imprese e cittadini con la corporate tax e  la plastic tax a livello europeo, per racimolare risorse significa non comprendere la drammaticità del momento. Bisogna avere la forza ed il coraggio di dire le cose come stanno e di utilizzare strumenti innovativi e urgenti per il finanziamento, concentrandosi, su elementi che aiutino realmente la ripresa, e rilancino il mercato interno come strumento per stimolare l’economia europea. Ed è per questo che, con grande senso di responsabilità, ci siamo astenuti sul voto finale proprio perché ad alcuni aspetti positivi se ne contrappongono altri molto preoccupanti. È il momento dei fatti, i nostri cittadini, le nostre imprese e la nostra economia non possono aspettare, quindi basta con i proclami che caratterizzano questi dibattiti. Le tante dichiarazioni “super europeiste a prescindere” del PD e dei 5 Stelle, tese a polemizzare con Fratelli d’Italia per il voto di astensione tentano solo di celare i limiti oggettivi che noi abbiamo avuto il coraggio di evidenziare e nascondono un certo imbarazzo nel difendere il Governo che sui tavoli dove veramente si decidono le sorti dell’Europa è completamente ininfluente”.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social