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“Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, affinchè intervenga d’urgenza per potenziare i livelli di sicurezza all’interno delle carceri italiane”. Lo annuncia il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI), che si schiera al fianco del Sappe, dopo l’ennesimo rinvenimento di sostanze stupefacenti, telefonini e denaro nelle carceri di Avellino, Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere. “Nonostante le restrizioni legate al Covid-19,  i detenuti continuano a farsi arrivare agevolmente la merce attraverso l’invio di pacchi alimentari mantenendo, di fatto, i contatti con l’esterno. Il ministro Bonafede – dichiara Cirielli – dovrebbe svegliarsi ed adottare provvedimenti straordinari per dotare il Corpo della Polizia Penitenziaria – che andrebbe rafforzato subito con lo scorrimento delle graduatorie – dei body scanner per impedire l’introduzione di materiale illecito all’interno delle case circondariali. Inoltre, le stesse andrebbero schermate all’uso dei telefonini per contrastare sul nascere possibili comunicazioni tra i detenuti e l’esterno. In questi anni, invece, i governi tecnici e di larghe intese non hanno fatto nulla. Per questo – aggiunge il deputato di FdI – mi farò promotore di una proposta di legge per punire penalmente coloro che vengono trovati in possesso di cellulari e droga nelle celle. Bisogna dare un segnale forte contro la criminalità, soprattutto dopo la sconcertante scarcerazione dei mafiosi: la ricreazione nelle carceri deve finire”.  

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