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“La liberazione di una connazionale non può che essere salutata con grande soddisfazione e ci congratuliamo con i nostri apparati di sicurezza per aver portato a casa questo risultato importante. Rimangono comunque molte zone d’ombra, a partire dal fatto che per responsabilità di chi ha mandato Silvia Romano ad operare in una zona senza la benché minima sicurezza l’Italia si è trovata a dover pagare un cospicuo riscatto alle milizie islamiste di Al Shabaab e ad affidarsi completamente alla mediazione della Turchia”.  È quanto dichiara in una nota il responsabile Esteri e Capodelegazione Ue di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza. “Ma oltre al prezzo economico e simbolico pagato ai terroristi, ce n’è anche uno politico che rischiamo di dover pagare alla Turchia in altri scenari, a partire dalla Libia, dove Erdogan sta conducendo una politica molto aggressiva che ha già causato più di un fastidio all’Italia come nel caso dell’accordo marittimo con il governo di Tripoli e con le perforazioni petrolifere illegali a largo di Cipro ai danni dell’Eni. Il governo chiarisca: dove e come cambia il nostro rapporto con la Turchia dopo la liberazione di Silvia Romano?”.

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