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“Il Governo blocchi definitivamente le scarcerazioni dei mafiosi e la smetta di scaricare le responsabilità sui giudici di sorveglianza con il pretesto del Covid-19. Stiamo ancora aspettando lo pseudo decreto riparatore del ministro Bonafede, a conferma che la colpa non è dei magistrati ma di una falla normativa. E il Guardasigilli, nonostante l’ennesimo grave errore commesso per via della sua incapacità amministrativa e politica, continua a rimanere senza alcun ritegno incollato alla sua poltrona ministeriale”. Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI): “Tutta questa vicenda e l’accettazione di ulteriori richieste di scarcerazione, provenienti soprattutto dal Dap, rischiano di diventare come una strategia di vera e propria disarticolazione della lotta alla mafia messa in campo con determinazione e sacrificio negli ultimi vent’anni. Sarebbero – continua Cirielli – un tradimento inaccettabile per le tante vittime della criminalità organizzata, i magistrati, le forze dell’ordine, i testimoni di giustizia e i loro familiari, i collaboratori di giustizia e tutti i cittadini che hanno pagato duramente questo scontro con l’antistato. E, infine, mi domando: dove sono finite le numerose sedicenti associazioni antimafia? Perché oggi, di fronte alle scarcerazioni dei mafiosi e dopo le rivelazioni del magistrato Di Matteo continuano a rimanere in un assordante silenzio? Non hanno proprio nulla da dire al riguardo? La verità è che stanno gettando il loro velo dimostrando a tutti gli effetti di essere contigue alla sinistra” conclude Cirielli

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