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“Recentemente alcuni eurodeputati hanno presentato una lettera alla Commissione europea, indirizzata al Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, chiedendo che il sistema di etichettatura “nutri-score” diventi obbligatorio e venga incluso nella prossima strategia “Farm to fork”. Ho depositato, insieme ai miei colleghi di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo: Raffaele Fitto, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini e Raffaele Stancanelli, un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo delucidazioni in merito all’efficacia del metodo nutri-score nella promozione di un’educazione alimentare e ai criteri sui quali tale strumento si basa nel classificare i cibi”. Così in una nota l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Sergio Berlato. “Già utilizzato su base volontaria da alcuni paesi dell’Ue, tale sistema parrebbe fornire un’idea distorta di cosa rappresenti una corretta alimentazione, prediligendo i cosiddetti “cibi spazzatura” ad una sana dieta mediterranea.  Pare dunque che questo sistema più che basarsi sulla effettiva qualità del prodotto alimentare e sulla sua salubrità, per decidere cosa sia sano e cosa non lo sia, si basi più che altro su indici quali lo Stato di provenienza e la sua appartenenza a note aziende, capaci di far veicolare esorbitanti somme di denaro.  Ancora una volta dunque qualità, tipicità e salubrità delle eccellenze del made in Italy vengono penalizzate. Difenderemo a tutti i livelli possibili il nostro sistema agroalimentare e con esso i nostri agricoltori, allevatori e imprenditori per salvaguardare la nostra incomparabile tradizione alimentare, riconosciuta e valorizzata in tutto il mondo”.

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