“Bonafede si dimetta e Conte venga a riferire in aula sul caso Di Matteo”. A chiederlo è il Questore della Camera e membro della commissione giustizia Edmondo Cirielli (FdI) alla luce delle dichiarazioni del magistrato Nino Di Matteo al programma “Non è L’Arena” in merito alla sua mancata nomina a capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. “Le parole del giudice del Csm, da sempre impegnato contro la Mafia, sono gravissime e il premier non può fare finta di nulla. Venga lui in parlamento a fare chiarezza sulla inquietante vicenda visto che Bonafede, anche dopo il goffo intervento di ieri in tv, non è più credibile. E’ vero oppure no che la nomina del magistrato Di Matteo alla guida del Dap saltò perché sgradita ai mafiosi? E per quale motivo la scelta di Bonafede, alla fine, ricadde su Basentini? Queste domande meritano una risposta immediata da parte del presidente del consiglio. Basentini – ricorda Cirielli – è lo stesso dirigente che, soltanto pochi giorni fa, è finito nella bufera insieme al ministro Bonafede per le sconcertanti scarcerazioni di decine di detenuti al 41bis per l’emergenza Covid-19. Ciò che è avvenuto nelle ultime settimane all’interno delle carceri italiane e la posizione pubblica assunta da Di Matteo non fanno altro che celare nuove ombre sull’operato del Guardasigilli che, ormai da tempo, non è più degno istituzionalmente di ricoprire l’incarico di ministro di grazia e giustizia. In un barlume di lucidità politica lo si mandi subito a casa” conclude Cirielli.