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“Papa Francesco ha detto una cosa importante e lo ringraziamo per il suo appello. Superare le differenze. Consiglio il presidente del Consiglio ad ascoltare il monito del Santo Padre, che è lo stesso lanciato dal Capo dello Stato 15 giorni fa. Fino a oggi nessuna condivisione c’è stata con l’esecutivo nonostante la disponibilità dimostrata dall’opposizione. Quando ci sono fasi eccezionali al punto da sospendere la Costituzione e i diritti fondamentali non solo bisogna confrontarsi ma è indispensabile condividere, c’è bisogno insomma di un governo del Parlamento per affrontare la crisi sanitaria ed economica con il Presidente del Consiglio che si spoglia dei poteri, altro che Dpcm, e diventa arbitro. In questa condizione non si può governare attraverso provvedimenti monocratici. Sommare le sensibilità di tutti e non dividersi.

Sulla fase due ci sono filosofie diverse. Il presidente Conte divide la società in categorie produttive e ordina chi può lavorare e chi no, invece dovrebbe stabilire protocolli cui devono adeguarsi tutte le attività produttive e chi non è in grado di seguirli deve rimanere inattivo. Se un ristoratore ha un locale di 500 metri quadri con giardino che senso ha tenerlo chiuso mentre si autorizza all’apertura un minimarket di 14 metri quadri?”.

E’ quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenendo alla trasmissione ‘Coffee Break’ su La7.

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