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“Una pagina intera a pagamento sul Corriere della Sera per chiedere al presidente del Consiglio Conte, ai ministri Gualtieri, Patuanelli e De Micheli l’azzeramento di tutti i canoni fissi, variabili e costi accessori e nella fase post Covid, un contributo alle spese di gestione delle aree in concessione, dilazione dei termini di pagamento e proroga di tutte le convenzioni per minimo un anno. A fare questa richiesta, non sono commercianti strangolati dal blocco delle attività né imprese coi cantieri chiusi. Ma Autogrill, della famiglia Benetton, Chef Express, Lagadere, My Chef e Sarni, tutte aziende che hanno in concessione servizi e spazi commerciali della rete infrastrutturale italiana, le autostrade, le stazioni ferroviarie, gli aeroporti. Società dai fatturati ultramiliardari, che hanno avuto la fortuna, grazie a importanti amicizie con alcuni partiti, di avere in concessione a condizioni super vantaggiose l’utilizzo di hub con ricavi esponenziali oggi hanno la faccia tosta di chiedere di essere trattati meglio degli altri. Non sono abituate a competere regolarmente, per emergere hanno bisogno di regali simili alle concessioni autostradali che purtroppo ancora posseggono nonostante il Ponte Morandi o di quelle aeroportuali, anch’esse con fatturati miliardari.

Come diceva Shakesperare ‘vergogna dov’è il tuo rossore?’. Per quanto mi riguarda, se fossi uno dei destinatari di questa lettera, risponderei con: ‘avete già avuto’, l’emergenza Covid vi chiede di rendere parte dell’extra ricchezza accumulata a danni dello Stato, riscuotendo pedaggi su strade, ponti e gallerie costruite con i soldi dei cittadini e senza nemmeno provvedere alle manutenzioni straordinarie oppure trasformando i poli aeroportuali in giganteschi centri commerciali e dando sub concessioni alle compagnie low-cost contribuendo ad affossare Alitalia. Ci pensino Benetton e Atlantia a tenere in piedi gli Autogrill, i cui lavoratori eccedenti saranno già pagati dallo Stato con la cassa integrazione”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando la pagina pubblicata sul Corriere della Sera, avviso a pagamento, dell’Associazione di imprese della grande ristorazione e servizi multilocalizzati.

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