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“Il Partito dei Conservatori e Riformisti Europei esprime forti preoccupazioni per il servizio andato in onda nella prima serata di lunedì 20 aprile su Rai 3 nel corso della trasmissione “Report”.
E’ molto preoccupante per il dibattito politico e per la nostra democrazia che una trasmissione del servizio pubblico trasmetta lunghi servizi contenenti ipotesi surreali costruite per denigrare un partito storico e rispettato sulla scena europea, descrivendolo come il “cavallo di Troia di Trump in Europa” e collegandolo a trame oscure e legami con ambienti discutibili, nonché il partito italiano che ad esso aderisce.
I Conservatori e Riformisti europei godono di un consolidato rapporto con i nostri partner negli Stati Uniti (tra cui la prestigiosa Heritage Foundation e Atlas Network) e nel corso degli anni hanno lavorato duramente per costruire legami più forti e una cooperazione internazionale basata su comuni valori politici e culturali”. Così in una nota l’ufficio stampa del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei.
“Nel quadro delle nostre comuni attività e al fine di aiutarci a coprire costi organizzativi, la Heritage Foundation ci ha donato 12.000 euro nel 2016 e 5.980 euro nel 2017. Allo stesso modo, nel 2017 Atlas Network ha effettuato una donazione di 4.442,38 euro. Una cifra complessiva quindi persino inferiore a quanto riportato nel servizio. I finanziamenti e le donazioni che riceviamo vengono pubblicati sul nostro sito web e su quello del Parlamento Europeo, secondo le regole previste dal nostro Statuto e secondo le norme e i regolamenti del Parlamento Europeo. Siamo quindi sbalorditi nel vedere che Rai 3, con la trasmissione “Report”, abbia mentito in modo ingiustificato sull’entità delle donazioni e sui nostri rapporti con presunti donatori “sospetti”, nel tentativo di diffamare non solo il nostro movimento politico nel suo complesso, ma anche il Partito italiano che aderisce alla nostra famiglia.  Fratelli d’Italia è entrato a far parte dei Conservatori e Riformisti europei nel febbraio 2019 (peraltro quindi molto tempo dopo quelle regolari donazioni, immotivatamente stigmatizzate da “Report”) e da allora ha conosciuto una crescita costante, non solo in Italia ma anche nel suo profilo e nella sua credibilità internazionale. Giorgia Meloni è stata attiva nel promuovere i nostri legami transatlantici, come testimonia la sua partecipazione a una serie di prestigiosi eventi conservatori negli Stati Uniti. Il tutto mantenendo la propria totale autonomia politica, di cui Giorgia Meloni fa giustamente un vanto. Ci aspettiamo che la televisione pubblica italiana prenda le distanze da questa grossolana disinformazione offerta ai suoi telespettatori”. 

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