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“E’ innegabile che ci sia un problema sulla manodopera legato alla raccolta in agricoltura, ma l’approccio del governo e del ministro Bellanova è sbagliato e fondamentalmente inefficace, perché la mancanza di manodopera non si risolve con sanatorie generalizzate.  Sia ben chiaro che Fratelli d’Italia non è contro l’immigrazione, siamo contro chi vuole entrare in Italia in maniera illegale e sulla illegalità programma la sua permanenza nel nostro Paese. Quindi, bene accordi internazionali che prevedano flussi ben definiti nel rispetto delle norme sanitarie e che soprattutto prevedano manodopera comunque specializzata. Quello che non vogliamo e non condividiamo è una vera e propria sanatoria per chi è nel nostro paese in maniera illegale.  Le soluzioni ci sono e sono ben chiare. Occorre agire in due direzioni: nell’immediato assicurare la manodopera sufficiente alle imminenti raccolte; in nel lungo periodo su una visione strutturale. Perciò, si devono reintrodurre i voucher per permettere a cassa integrati, studenti, disoccupati una integrazione del proprio reddito. O comunque per facilitare al massimo l’uso di strumenti per semplificare le procedure di assunzioni stagionali, facendo così emergere l’illegalità. I voucher, anche temporanei, sono uno strumento giusto che non può essere penalizzato da comportamenti illegali o truffaldini e osteggiato per questo dai sindacati, i quali si lamentano che ci saranno “ghetti pieni e scaffali vuoti” dimenticando però che anche la loro demagogia ha prodotto questa situazione. A sua volta vanno impiegati i percettori del reddito di cittadinanza purché idonei. Si tratta di circa 800mila persone che possono ricevere offerte di lavoro. È il momento di provare quello che dicevano i Cinquestelle durante l’approvazione del reddito di cittadinanza, e cioè che questo era uno strumento per aumentare l’occupazione. Bene, inviamo tre offerte di lavoro a questi 800mila individui, e chi non accetta una delle tre proposte non riceverà più il reddito. Altro che ulteriori incentivi per essere invogliati ad accettare. Tutto questo consentirebbe di creare una quantità di manodopera superiore anche al fabbisogno dei 250mila braccianti di cui abbiamo bisogno nell’immediato.  Per quanto riguarda il lungo periodo sono necessari interventi strutturali con una visione di sviluppo in agricoltura, che però purtroppo non sembra appartenere a questo governo. Occorre, incentivando l’automazione, dare risorse alle aziende per investire nella meccanizzazione delle procedure di coltivazione e di raccolta in molti settori. Senza contare che così facendo daremo ulteriore linfa al settore meccanico, che rappresenta anch’esso una eccellenza italiana. Tecnologia e qualità invidiata ed esportata in tutto il mondo. Questi investimenti renderebbero il sistema sicuramente più competitivo e meno dipendente dalla manodopera stagionale, che potrebbe essere più specializzata e qualificata, sfuggendo così allo sfruttamento del capolarato e della illegalità. Queste sono le nostre proposte per dare risposte immediate e certe, per svuotare i ‘ghetti’ e riempire gli scaffali, ma soprattutto per dare un futuro alla nostra agricoltura”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura.

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