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Tra le proposte, l’uso del Fondo di garanzia come effetto moltiplicatore delle risorse messe in campo, il pronto pagamento da parte della pubblica amministrazione dei debiti verso i privati.

“Per prima cosa un grazie a Giorgia Meloni per il confronto che ha voluto promuovere con le associazioni datoriali del Paese e per l’ascolto. Abbiamo di fronte a noi tre fasi. La prima riguarda la capacità di governare la doppia emergenza, sanitaria ed economica, principalmente attraverso una pronta liquidità da garantire alle imprese per permettere loro di resistere e sopravvivere. La seconda riguarda la ripartenza che dovrà avvenire in accordo con le indicazioni delle autorità scientifiche ma che dobbiamo pianificare da subito nei tempi e nei modi. La terza riguarda la capacità di compensare con una massiva domanda pubblica, in chiave anticiclica, la graduale ripresa di quella privata fortemente condizionata dalla caduta delle attività produttive”. Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, nel corso della videoconferenza con il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, per un confronto organizzato da FDI con le principali associazioni di categoria e confederazioni nazionali di industria, agricoltura, artigianato, commercio e servizi. “Da parte degli imprenditori italiani c’è una forte volontà di non mollare ma è importante che il governo e le forze politiche, pur dando la giusta priorità alla salute, mantengano alta la guardia sull’economia per evitare che la recessione si trasformi in depressione. Tra le nostre proposte, l’uso del Fondo di garanzia come effetto moltiplicatore delle risorse messe in campo, il pronto pagamento da parte della pubblica amministrazione dei debiti verso i privati, un’attenzione alle imprese con piani di ristrutturazione in atto, la rivalutazione agevolata degli impianti e degli immobili aziendali. Alla politica il compito di trasformare le preoccupazioni in speranze e le speranze in certezze attraverso scelte tempestive, appropriate e coraggiose  all’altezza dell’eccezionale gravità della situazione”.

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