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“Incredibile ma vero! Il 31 gennaio, lo stesso giorno in cui il premier Conte proclamava lo stato di emergenza, nominava Angelo Borrelli Commissario e si apprestava a chiedere i voli diretti con la Cina, si riuniva in Lussemburgo il Comitato per la Sicurezza sanitaria dell’Unione Europea, per discutere delle prime misure da prendere per fronteggiare il Coronavirus.
Come risulta dal verbale di quella riunione, tutti presenti o quasi: mancava però il rappresentante del governo italiano!”. È quanto dichiara il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza.
“Beffa delle beffe, in quella riunione i rappresentanti di quattro governi europei chiesero alla Commissione europea di adoperarsi per reperire mascherine in caso fosse esplosa un’emergenza sanitaria più violenta. Ovviamente l’Italia non chiese nulla poiché assente. Mentre il premier si attribuiva pieni poteri il resto delle strutture ministeriali dormivano sonni profondi. E così è stato purtroppo nelle settimane successive fino all’esplosione del focolaio di Codogno. Di questo a fine crisi il governo dovrà rendere conto!”.

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