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“ Il comportamento della ONG tedesca Sea-Eye  che, con la nave  Alan Kurdi, continua ad agire per il trasbordo di migranti, risulta irresponsabile da un punto di vista sanitario ma anche politicamente lesivo nei confronti di uno Stato, quello italiano, già estremamente provato dall’emergenza sanitaria”.
E’ quanto affermato da un’interrogazione alla Commissione Europea dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, coordinatore del gruppo ECR in Commissione LIBE e cofirmata dalla delegazione degli europarlamentari di FDI-ECR (Raffaele Fitto, Carlo Fidanza, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi e Raffaele Stancanelli). Nella interrogazione si chiede di intervenire “per evitare che altre navi ONG organizzino nuove operazioni, sulla scorta dell’esempio della Alan Kurdi”  e di valutare “soluzioni sanzionatorie, atte a disincentivare l’azione delle ONG in mare, in un contesto di emergenza sanitaria”.
“ Lo scorso 31 marzo – affermano i parlamentari europei – nel pieno della crisi sanitaria COVID-19, la nave Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea-Eye, ha lasciato il porto di Burriana, annunciando  di dirigersi verso la zona SAR libica dove ha  recuperato 150 migranti al largo delle coste. L’ingresso della nave presso un porto italiano è stato interdetto, come conseguenza di un recente provvedimento di chiusura firmato dai ministri dei Trasporti e della Salute, ma è attualmente al vaglio il trasbordo  dei migranti su una nave della Croce Rossa italiana. Nel quadro di una condivisa necessita’ di centellinare gli  spostamenti umani, l’azione  intrapresa da parte della ONG tedesca  non risulta solo irresponsabile da un punto di vista sanitario, ma politicamente lesiva nel confronti di uno Stato, quello italiano, già estremamente provato dall’emergenza sanitaria”.

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