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Circolare Ministero Salute era già chiara allora

“Fratelli d’Italia chiede al Governo quali siano state le cause ostative alla piena gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 già a partire dal mese di gennaio, in ragione della già marcata consapevolezza da parte dell’esecutivo del rischio correlato alla potenziale propagazione virale su cui il palese ritardo di azione ha innescato un impasse socio- sanitaria sicuramente evitabile”.

Lo chiede Maria Teresa Baldini, deputato di Fratelli d’Italia in una interrogazione al presidente del Consiglio Conte e al ministro della Salute Speranza. 

“La circolare del Ministero della Salute n. 1997 del 20 gennaio – aggiunge il deputato di FDI – pur nella penuria di informazioni tratteggiava in maniera esaustiva non solo il grande rischio correlato alla diffusione del virus nella provincia di Wuhan e che una forma inizialmente lieve poteva poi progredire in una più grave ma anche che le persone più anziane potessero essere più suscettibili alle forme gravi”. 

“Appare evidente – prosegue Maria Teresa Baldini – che il Governo almeno un mese prima che si palesasse il caso del paziente 1 di Codogno, fosse già pienamente a conoscenza del rischio da COVID 19 e che solo ad un mese dal primo caso italiano nella circolare del Ministero della Salute si definiva un protocollo specifico per sanitari per la gestione dei casi sospetti”.

“Insomma – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – risultano esserci evidenti ritardi e/o sottovalutazioni dell’emergenza sanitaria da parte del governo che ora deve chiarire se per questi ritardi ci sono stati motivi ostativi o se sono stati dovuti solo alla sua incapacità”.

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