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FDI presenta interrogazione al ministro Bonafede
“E’ incredibile che siano stati concessi gli arresti domiciliari ad Antonio Sudato, ergastolano di 67 anni, condannato per associazione mafiosa, estorsione e omicidio, sul presupposto astratto del rischio di contagio da coronavirus che, attualmente, corrono tutti gli italiani.
Si tratta di un precedente gravissimo che offende le vittime della mafia e le Forze dell’ordine che, mettendo a repentaglio la vita, tutti i giorni sono impegnati in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata. Abbiamo già depositato interrogazione e ci appelliamo al Ministro della Giustizia, ricordando che eravamo stati facili profeti quando criticavamo le misure troppo lassiste e indulgenti contenute nel D.L.18/2020 a favore dei detenuti. Il Ministro deve comprendere che, anche se questa scarcerazione non è effetto diretto dell’art. 123 D.L. 18/2020 che prevede una sorta di detenzione domiciliare agevolata per fronteggiare il coronavirus, certamente questi sono gli effetti indiretti e anche non voluti, ma prevedibili di provvedimenti che allargano le maglie delle misure alternative alla detenzione sul presupposto della diffusione del coronavirus. Il Ministro ripensi immediatamente le misure, dia un immediato segnale, annunci il ritiro di un provvedimento che, anche oltre i limiti previsti, ha un effetto svuota carceri di cui l’Italia non ha certamente bisogno. E’ un atto dovuto nei confronti delle vittime di mafia, dei parenti delle vittime, delle Forze dell’ordine che ogni giorno fronteggiano la criminalità organizzata, della polizia penitenziaria che non gode di eguale considerazione e attenzione per il rischio di contrarre in carcere il coronavirus. L’unica misura utile in questo momento sono i tamponi da eseguire a tappeto su personale e detenuti oltre alla fornitura di DPI”.
Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro, Giovanni Donzelli, Carolina Varchi e Wanda Ferro annunciando una interrogazione al ministro della Giustizia Bonafede.
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