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“Il fondo europeo SURE per il sostegno alla cassa integrazione, sbandierato da Ursula Von der Leyen e Gentiloni (con Conte, Zingaretti e Renzi al seguito) come una felice riscossa dell’Europa solidale, non è altro che un grande bluff. Si tratta ovviamente non di soldi freschi ma di un prestito sul modello del fondo salva-Stati, antenato del MES”.  È quanto dichiarano in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza e il Co-Presidente del Gruppo ECR Raffaele Fitto. “I cento miliardi promessi saranno tali soltanto se ogni Stato membro contribuirà, su base rigorosamente volontaria, a versare la propria quota dei primi 25 miliardi di garanzia. L’Italia dovrà versare quindi circa 3 miliardi subito, che si andranno a sommare al debito pubblico già previsto. Una volta emessi sul mercato questi bond avranno rendimenti di pochissimo superiori ai nostri BTP. L’utilizzo complessivo annuo, per tutti gli Stati richiedenti, potrà raggiungere al massimo il 10% delle risorse mobilizzabili dal Fondo. A conti fatti, l’Italia verserà 3 miliardi subito per ottenere tra alcuni mesi qualche centinaio di milioni di euro in più. Il tutto mentre le fabbriche nel nord Europa rimangono in buona parte aperte e non è quindi affatto detto che tedeschi, olandesi e finlandesi si impegnino a versare le loro “garanzie volontarie”. Il tutto nella speranza che le condizioni del prestito siano umane e non le solite che abbiamo conosciuto. La domanda spontanea è: ma non si farebbe prima ad utilizzare subito quei 3 miliardi per i lavoratori e le imprese italiane senza perdere tempo con inutili prestiti?”

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