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Per il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia il tempo sinora trascorso non è stato sprecato, ma anzi utile per formulare proposte fattive ed immediate, relative all’emergenza Coronavirus anche e soprattutto in termini economici. Come sempre, l’atteggiamento vuole essere propositivo e vicino alle categorie economiche e ai lavoratori. Si ritiene, invece, aberrante il fare politica solo attraverso la gestione/comunicazione mediatica che non porta risultati, ma anzi solo disinformazione», è quanto si legge su una lettera inviata dai consiglieri comunali Elena Cappellini, Enrico Turrin e Matteo Cavatton.

Le richieste

«Il Gruppo consiliare FDI di Padova chiede la convocazione di un Consiglio comunale straordinario (non virtuale) per valutare le proposte economiche insieme agli altri colleghi, chiedendo al Comune di lavorare per trovare soluzioni nel minor tempo possibile. Non si può prescindere dal fatto che (pur con tutte le precauzioni del caso) si debba comunque continuare a produrre e soprattutto ad aiutare chi fino ad ora ha prodotto per il benessere della città. Una prima proposta con dati certi si rivolge alla Giunta chiedendo di integrare il bonus di 600 euro che i professionisti, gli artigiani, i commercianti, i lavoratori stagionali ecc. possono richiedere all’INPS per il mese di marzo con un ulteriore bonus che si renderebbe disponibile prelevando la somma necessaria dai dividendi Hera che al momento superano i 4 milioni. Inoltre, si chiede di raddoppiare i voucher per la spesa alimentare considerando che dal Governo è arrivato poco più di 1 milione di euro. Si domanda se è previsto qualche sussidio in più per i figli di genitori separati e come l’Assessorato al sociale faciliti le modalità dell’affidamento congiunto. Se è previsto un supporto psicologico nelle farmacie e quale assistenza è prevista ai tempi del Coronavirus per le famiglie con a carico figli e parenti con disabilità. Si deposita e si presenterà mozione per posticipare la tassa di soggiorno alla seconda scadenza prevista, ovvero il 15 luglio p.v. visto e considerato che gli albergatori dovrebbero versare l’incasso dei mesi gennaio, febbraio e marzo il prossimo 15 aprile, pur non avendo per ovvie ragioni ricevuto clienti in hotel».

 
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