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“La sinistra italiana ed europea ha scatenato la solita indegna gazzarra contro Viktor Orbán e il suo governo democraticamente eletto, diventato da tempo nemico pubblico numero uno, a maggior ragione oggi che bisogna trovare qualche diversivo di fronte ai fallimenti della retorica europeista.
La Costituzione ungherese prevede la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza (quello dichiarato da Conte il 31 gennaio per 6 mesi) per soli 15 giorni, a meno che l’Assemblea nazionale non approvi una legge per estenderne la durata: esattamente quello che il Governo ha chiesto e il Parlamento democraticamente approvato. Peraltro lo stesso Parlamento può revocarlo in ogni momento e così certamente sarà a fine pandemia. Lo stesso immaginiamo farà Conte se dovessimo uscirne prima del 31 luglio. Sono state rinviate alcune elezioni locali proprio come il governo italiano ha rinviato referendum e amministrative. È stata prevista una sanzione penale per chi durante l’emergenza diffonde comunicazioni che creino allarme o minaccino la sicurezza pubblica. E allora? Sarebbe questa la grave minaccia alla democrazia? Questi attacchi sono ridicoli. Ribadiamo la vicinanza al popolo ungherese e gli auguriamo di avere in questa crisi di avere una guida più salda di quella toccata in sorte a noi”. È quanto dichiara in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza.

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