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«Finalmente anche la Commissione europea si è resa conto del rischio che questa crisi sanitaria possa favorire scalate ostili e acquisizioni attraverso investimenti speculativi di asset strategici. Infatti, l’Ue ha invitato, nelle linee guida alla Direttiva sugli investimenti esteri, gli Stati membri a istituire un meccanismo di sorveglianza per impedire che il controllo di una determinata impresa, infrastruttura o tecnologia da parte di un investitore estero possa comportare un rischio per la sicurezza o l’ordine pubblico nell’Ue. Per una volta l’Europa si è mossa nella giusta direzione, che proprio Fratelli d’Italia aveva indicato con chiarezza da tempo al Governo affinché fosse introdotto uno scudo più ampio e più efficace a difesa delle nostre aziende, con la estensione della golden power e il potenziamento dell’intelligence economica. A tal proposito già il 4 marzo abbiamo depositato un disegno di legge in Senato, a prima firma del senatore Urso, per rafforzare la tutela degli interessi strategici economici ma anche il ruolo di indirizzo del Parlamento. E adesso abbiamo presentato un pacchetto di emendamenti al decreto “Cura Italia” al fine di estendere il golden power a banche, assicurazioni, aziende farmaceutiche e di tecnologia ospedaliera e in via eccezionale e temporanea anche ai soggetti dell’Unione Europea. Ora mi auguro che su questo sia possibile aprire un confronto concreto e serrato con il governo, consentendo alla nostra Nazione di realizzare uno scudo per i suoi asset strategici che mai come in questo momento è assolutamente indispensabile e inderogabile».

È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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