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“Stiamo combattendo una pandemia che equivale a uno scenario economico  apocalittico. Un problema che non riguarda più solo l’Italia, ma coinvolge tutta l’Europa, contagiata dalla Cina prima e dalla Germania poi. L’intervento nella notte della Bce con un piano straordinario da 750 miliardi di euro, per contrastare gli effetti della crisi innescata dal Covid-19, arriva in grande ritardo. Serviva forse far crollare i mercati finanziari e bruciare decine di miliardi di euro per muovere un dito? Meglio tardi che mai, ma serve un cambio di passo. Magari cominciando a salvaguardare le economie europee indebitate senza lasciarle affogare, e su questo l’Italia non può fare da sola. Serve un’Europa forte con misure finanziarie ancora più straordinarie. Una sfida dove né la Bce né la presidente Lagarde possono sottrarsi. Non è tempo di Mes, vengano restituiti agli Stati nazionali i soldi appostati all’epoca, in una fase storica diversa. Questa è l’ora degli investimenti sulle economie nazionali al collasso, si trasformi la Bce in una banca di ultima istanza, come la Federal Reserve, se si vuole salvare l’Europa”.

 

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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